Quando Wanna Marchi voleva sottolineare dei passaggi importanti concludeva sempre con un perentorio: “D’accordo?”.
Ogni volta che sento questa espressione percepisco una certa inquietudine.

 

I significati

I significati della frase sono molteplici:

  • “Sei d’accordo con me?”
  • “Hai capito?”
  • “Fino a qui è tutto ovvio”
  • “Tutti sono d’accordo con le mie parole”
  • “Se non sei d’accordo me ne frego”
  • “Io la penso così, tu devi solo eseguire”

Il sottinteso

La frase può contenere un sottinteso molto forte del tipo:

  • “Oppure devo venire da te e fartelo capire?”
  • “Oppure sei stupido?”
  • “O devi farmi urlare ancora?”
  • “Quindi non parliamone più”
  • “O devo ripetertelo?”
  • “Oppure c’è qualcosa che non ti è ancora chiaro?”

Un modo di comunicare che ricorda i rimproveri che le famiglie dell’epoca usavano per richiamare la prole. E il pubblico che la seguiva era sensibile a quella forma di direzione autoritaria.

Sono numerose le analogie al rimprovero, anche nel tono e nel volume che utilizzava. Spesso gli slogan venivano urlati e le frasi erano scandite con un ritmo che esprimeva nettamente le parole, proprio come avveniva in diversi comizi politici totalitari.

 

Morale

Essere d’accordo significa trovare un’intesa, non subire un’imposizione.

D’accordo? 😉

 

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